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0 – 3 anni 

Nel Montessori si usa dire che “la mente dei tre anni dura cent’anni” e la Dottoressa è stata la prima a riconoscere in pedagogia  la massima importanza all’intero “piano dell’infanzia” (0-6 anni). Le notevoli differenze da lei osservate nel lavoro di formazione compiuto dal bambino in questo periodo l’hanno indotta a suddividerlo in due sottopiani: 0-3 anni e 3-6 anni.

www.centronascitamontessori.it (La casa del Ciliegio)

Da zero a tre anni, dice la Montessori in La mente del bambino (Mente assorbente), l’infante ha in sé tutte le “potenzialità che determinano il suo sviluppo”. In lui esiste un potere globale, un’ ”essenza umana creativa” che lo spinge a formare l’uomo del suo tempo, della sua civilizzazione”. “Il neonato, dunque, deve intraprendere un lavoro formativo che, nel campo psichico, ricorda quello avvenuto per il corpo nel periodo embrionale. Questo periodo post-natale...è un periodo di vita embriologica costruttiva che rende il bambino un Embrione Spirituale. Così l’Umanità ha due periodi embrionali: uno è pre-natale, simile a quello degli animali – e uno è post-natale, esclusivo all’uomo”.

Durante i primi tre anni di vita si creano le facoltà umane basiche: linguaggio, movimento, pensiero. Come già accaduto nel periodo pre-natale, in cui nell’embrione fisico gli organi si sono sviluppati uno per uno e ognuno separato dall’altro, “così in questo periodo nell’embrione psichico si sviluppano funzioni separate. Noi non possiamo ricordare questo periodo, perché nella personalità non vi è ancora unità. L’unità potrà avvenire solo quando le parti siano completate”.

Montessori definisce quindi l’infante da zero a tre anni il “creatore inconscio” proprio per la natura del suo lavoro di sviluppo e per le modalità in cui questo lavoro viene condotto. Questo “periodo dell’inconscio racchiude in se stesso tutte le energie dell’uomo” e queste energie creative guidano il neonato all’assorbimento attivo dell’ambiente e perciò a “creare” se stesso come essere umano completo.
L’assorbimento dell’ambiente avviene quindi mediante un’attività inconscia e per mezzo del lavoro di una “mente assorbente”, tipica di questo periodo e molto diversa dalla nostra.

Il problema dell’educazione è quindi per Montessori sin dall’inizio: come aiutare tutte le energie creative del bambino ad emergere perchè la mente assorbente possa svolgere al meglio il suo lavoro. La chiave, per il Montessori, sta nel movimento.

“Il movimento – dice la Dottoressa ne La scoperta del bambino - è essenziale alla vita, e l’educazione non può concepirsi come moderatrice o, peggio, inibitrice del movimento, ma solo come un aiuto a ben spendere le energie, e a lasciarle sviluppare normalmente”. Sin dalle prime sperimentazioni, infatti, la Montessori aveva osservato che movimento e cognizione sono fortemente irrelati: questa intuizione della Dottoressa, oggi supportata da tutte le recenti ricerche di psicologia dello sviluppo, è alla base di tutto il percorso educativo montessoriano e lo rende completamente diverso da quello stazionario tradizionale, perché fondato sull’interrelazione tra apprendimento e movimento finalizzato. La ricerca oggi conferma che le attività finalizzate sono autorinforzanti per i piccoli e che il movimento autonomo è manifestamente legato a ciascuno dei vari processi fondamentali per lo sviluppo mentale (Stoll Lillard). Nel Montessori questo principio è applicato fin dai primi giorni di vita del bambino (vedi Centro Nascita Montessori) e nei programmi dei nidi Montessori.

 

Nido Montessori 

Il nido Montessori non è solo “assistenza” e “cura” del bambino ma è un “ambiente preparato” per rispondere al suo bisogno di espandere le proprie forze ed energie vitali, cioé alle sue necessità di sviluppo senso/motorio/percettivo, affettivo e comunicativo, nel rispetto del suo metodo operativo e di pensiero.

 

L’ambiente preparato

Caldo, sereno e accogliente, è pensato innanzitutto per ridurre al minimo l’impatto del distacco dei piccolissimi dalla figura materna e per agevolare l’ambientamento progressivo dei piccoli.Dal sito www.centronascitamontessori.it (La casa del Ciliegio)
La struttura e  la disposizione degli spazi, nonché degli oggetti, sono pensate, organizzate e preparate per stimolare le attività vitali del bambino  tipiche di questo periodo sensitivo e modulate sulle varie fasi d’età.
Gli arredi, a misura dei bambini, sono pensati e disposti non per intrattenerli ma per essere essi stessi strumenti per il movimento autonomo e per attività finalizzate e costruttive. Infatti:

  • i lettini non servono solo per riposare ma, posti a livello del pavimento, stimolano e favoriscono l’autolocomozione da svegli e il gattonare;
  • le scalette di legno, sbarre di legno alle pareti, anelli a cui aggrapparsi, etc., favoriscono e stimolano i movimenti autonomi per il rafforzamento della muscolatura di braccia e gambe;
  • i bassi scaffali di legno non servono solo per esporre gli oggetti, ma favoriscono e stimolano i movimenti autonomi del corpo e della mano, in particolare l’afferrare, e la loro distanza dal bambino aumenta in base al graduale sviluppo corporeo per stimolare l’autolocomozione;
  • i tavolini e le sedioline di legno non sono solo proporzionati ma anche stabili e al contempo leggeri, perché non servono solo per svolgere le attività, ma possono essere trasportati dai più grandicelli quando si cambia attività e la loro leggerezza favorisce l’autocontrollo del movimento perchè se urtati si spostano;
  • al posto dei seggioloni,  che implicano il movimento dell’adulto e la posizione stazionaria del bambino, l’angolo-pranzo è arredato con tavolini e sedioline per favorire il movimento autonomo del bambino. Tutte le stoviglie sono proporzionate ma vere, cioè in ceramica, vetro, metallo. Il momento del pranzo è molto importante nel Montessori perché non è finalizzato solo al nutrimento ma all’acquisizione di precise abilità nel coordinare il movimento finalizzato.

Tutti gli altri arredi (spogliatoio, poltroncine, angolo della lettura, lavandino, armadietto per le pulizie, etc.) sono pensati e disposti per favorire il movimento autonomo e la libera scelta dell’attività da parte del bambino.

 

Materiali

Poiché i programmi dei nidi Montessori si basano su esercizi finalizzati a stimolare movimenti diretti verso scopi costruttivi gli oggetti e i materiali che l’ambiente propone al bambino sono studiati per suscitare il suo interesse. 

Gli oggetti proposti ai piccolissimi stimolano in particolare l’afferrare (progressi nella Dal sito www.centronascitamontessori.it (La casa del Ciliegio)cognizione sociale) e il gattonare (progressi in campo fisico e sociale, rappresentazione di sé e dello spazio, percezione della profondità, senso di sé come agente) fino all’acquisizione della posizione eretta  ed alla deambulazione autonoma.

Per i più grandicelli vengono proposti i materiali per gli esercizi di vita pratica, per prendersi cura di sé e dell’ambiente (spazzare, spolverare, lavare, stendere, spazzolare, apparecchiare, travasare, allacciare, tagliare, incollare, etc.).
Questi esercizi, che i bambini svolgono sempre con grande impegno e gioia, sono ritenuti nel Montessori della massima importanza in quanto tutto il corpo viene messo al servizio della mente per ottenere un risultato significativo. Inoltre, servono ad imparare a compiere una serie di azioni in sequenza e a sviluppare l’abilità di concentrarsi sul compito da svolgere. Quello della concentrazione è un principio cardine del Montessori per la sua valenza  non solo cognitiva, come generalmente si valuta, ma “terapeutica” (vedi Casa dei Bambini).

L’ambiente propone anche i primi materiali di sviluppo sensoriali (Torre rosa, Blocco 1 degli Incastri Solidi, Scala Marrone, Tavolette dei colori)  e culturali, che saranno poi utilizzati, nella serie completa e con modalità precise, nella fase successiva del curriculum Montessori (Casa dei Bambini, 3-6 anni).

 

Educatrice / Educatore 

  • Prepara, cura e tiene in perfetto ordine l’ambiente perché questo possa svolgere le funzioni suddette. L’ordine è fondamentale per aiutare la “mente assorbente” nella creazione delle “strutture d’ordine” su cui si sta costruendo. 
  • Lascia libero il bambino di muoversi autonomamente nell’ambiente preparato, sapendo che attraverso il movimento il bambino sta costruendo se stesso.
  • Non propone le attività ma osserva attentamente verso quali attività il bambino indirizza la sua scelta e le modalità con le quali le svolge.
  • Interviene in modo discreto solo quando nota che il bambino ha bisogno di essere aiutato.
  • “Inizia” il bambino all’uso dei primi materiali sensoriali ma lascia che questi li usi liberamente.
  • Dopo che il bambino, con i suoi mezzi spontanei, è riuscito a distinguere le differenze tra le cose, interviene per fornire la nomenclatura esatta relativa alle differenze tra le cose.
  • Predispone il necessario per lo svolgimento del lavoro auto-educativo del bambino all’interno (canto, lettura, pittura, etc.) e all’esterno (giardino).

 Dal sito www.centronascitamontessori.it (La casa del Ciliegio)

  

  • Centro Nascita Montessori
  • Carta Nazionale del Nido MontessoriGruppo di studio ONM
  • Il Nido Montessori, Una casa per la vitaSpeciale Vita dell’Infanzia
  • Un aiuto alla vita, Nido Montessori e Casa dei Bambini a Chiaravalle, a cura di A.M. Ferrati
  • Il micronido, un contesto interattivodi B.Q. Borghi
  • Viaggio intorno a un Nido Montessoried. ONM

 

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